L'olio d'oliva - ha proprietà nutrienti, ammorbidenti ed essendo ricco di antiossidanti, i tocoferoli, svolge un'azione contro l'invecchiamento come antirughe e può contrastare l'effetto negativo dell'esposizione ai raggi solari. Inoltre la presenza di questi antiossidanti aiuta a prevenire anche l'irrancidimento precoce dell'olio. Può essere usato sul viso, sul corpo, sui capelli, l'unico difetto se lo scegliamo come olio base per preparare il nostro oleolito è l'odore molto forte e persistente.
(Il primo oleolito che ho fatto è stato quello di lavanda in olio extra vergine di oliva e infatti predomina il suo odore, nonostante la lavanda sia molto profumata).
L'olio di mandorle dolci - ha proprietà lenitive, emollienti, nutrienti, è particolarmente indicato per pelli delicate, sensibili o secche. Può essere usato infatti per la cura del bimbo, per prevenire arrossamenti e irritazioni. E' un valido aiuto contro le smagliature, sopratutto se usato in gravidanza.
E ricco di acidi grassi, per questo è un olio che può irrancidire più velocemente, è consigliabile infatti conservarlo in frigo nella stagione più calda.
L'olio di riso - anch'esso è ricco di antiossidanti quindi più resistente all'ossidazione, e per la presenza di gamma orizanolo svolge un'azione protettiva e anti invecchiamento sulla pelle.
Oltre a queste proprietà, c'è il vantaggio ad usare quest'olio, nel fatto che non ha odore.
Si possono usare anche olio di girasole, germe di grano, di sesamo, quest'ultimo è usato in particolar modo per oli da massaggio per la sua azione riscaldante sui muscoli.
Per quanto riguarda la scelta delle piante tutte quelle che abbiano particolari proprietà liposolubili possono essere scelte per la preparazione di oleoliti. Qualche esempio: lavanda, camomilla, achillea, limone, alloro, calendula, iperico, melissa, elicriso, edera, carota, rosmarino ecc.
Sulla scelta se mettere pianta secca o fresca, con quella secca avremmo meno problemi per la conservazione dell'oleolito non essendoci la presenza di acqua, quindi avremmo meno probabilità di ritrovarci con muffe o che irrancidisca velocemente, ma per alcune piante è necessario mettere la pianta fresca come per esempio l'iperico e la melissa per le quali sarà più appropriato utilizzare il metodo a bagnomaria o a digestione solare che riducono di molto i tempi di realizzazione.
Nel caso in cui vogliamo utilizzare comunque la pianta fresca è meglio lasciare asciugare all'ombra la pianta scelta in modo che perda parte dell'acqua.
Per la preparazione dell'oleolito, come ho accennato poco sopra, esistono diversi metodi:- Metodo a freddo: Dopo aver messo la droga scelta nel barattolo di vetro (pulito e disinfettato con alcool a 95°,passaggio necessario qualsiasi sia il metodo scelto) si ricopre il tutto con l'olio, si chiude il barattolo con coperchio nel caso di pianta fresca, con un panno o telo nel caso di pianta fresca, e si mette in un luogo buio per un periodo di tempo che varia dai 30 ai 40 giorni. Di tanto in tanto, 2 o 3 volte a settimana agitare il barattolo o girare con un cucchiaio pulito, trascorso questo tempo, filtrare il tutto. Dopo questo primo filtraggio si lascia a riposo l'olio ottenuto per altri 2 o 3 giorni, questo infatti permetterà di far depositare sul fondo tutte le impurità, polveri o residui di pianta che rimuoveremo con un secondo filtraggio. Dopo questo ultimo passaggio l'oleolito è pronto, si conserva in bottiglie di vetro scuro al buio.
- Metodo a bagnomaria: con questo metodo il barattolo con droga e olio viene messo a bagnomaria con un telo o panno sotto in modo che non tocchi direttamente il fondo della pentola, il barattolo verrà coperto dal coperchio nel caso di pianta secca, da un panno in caso di pianta fresca per favorire l'evaporazione. Lasciare sobbollire dolcemente per 2/4 ore. Trascorso il tempo si filtra e si conserva come sopra.
- Metodo a digestione solare: Con questo metodo invece il contenitore con la droga viene esposto al calore del sole ma non direttamente ai raggi solari. Il contenitore infatti dovrà essere oscurato, magari con della carta stagnola. Si pone al sole di giorno e si ritira al chiuso la notte, così per 15 giorni. Dopo questo tempo si filtra e si conserva come sopra.
E' possibile mettere degli antiossidanti per ''proteggere'' l'oleolito, per quanto mi riguarda preferisco non aggiungere nulla, nel caso però decidiate di metterli il tocoferolo (vitamina E), l'Aperoxid, l'olio di jojoba o il semplice rametto di rosmarino sono alcuni degli aiuti che potete prendere in considerazione. Nei link sotto troverete le quantità necessarie.
Questa è una panoramica generale sugli oleoliti, nel prossimo articolo spiegherò passo passo come realizzare un Oleolito di Achillea con il metodo a freddo.
Fonti: "Cosmetici naturali fai da te" Giulia Penazzi - Tecniche nuove
Arcadia, il mondo delle erbe officinali
Promiseland
A presto
Galatea
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