Come coltivare le patate sul terrazzo nel sacco

Ciao a tutti!! Oggi dopo tanto si parla di nuovo di orto sul terrazzo!!
{Piccolo aggiornamento: a Dicembre ho ripulito tutte le cassette, preparato la terra con il compost e a Gennaio ho seminato per la prima volta i ravanelli, per ora sembrano crescere bene, fra poco seminerò la rucola...}
Questa cosa di coltivare le patate nel sacco mi frullava da un bel po' in testa, ma vuoi per una cosa vuoi per un altra ho sempre rimandato.
L'altra mattina sono andata a controllare il bidone della compostiera auto prodotta, era passato circa un mesetto da quando l'avevo riempita fino all'orlo, apro e sorpresa!!! Dalle bucce delle patate erano nate tante piantine!!

Ho deciso di prenderle e finalmente provare anche io la coltivazione delle patate sul terrazzo.

Quello che serve quindi è un sacco, io ho scelto quello di iuta, prediligo sempre materiali naturali, ma se preferite ci sono anche i sacchi in polipropilene che possono essere usati allo stesso scopo.

Il sacco, qualsiasi tipo scegliete, deve essere abbastanza grande. Le patate infatti crescono molto in altezza e avranno bisogno di molto spazio.

Io ho preso un sacco da 50 kg  60X90. 

Per lo stesso motivo di spazio, ho messo solo 5 piantine.

Ho riempito il sacco per circa 10/15cm di buona terra mescolata a compost, e ho posizionato le piantine. Tra quelle trovate nel bidone ho scelto quelle che avevano già un bel po' di radici.
Se partite dal germoglio, bisognerà tagliare la porzione di patata germogliata e posizionare quella nella terra.

Ho poi riempito con la terra fino a coprire quasi tutta la piantina e lasciando scoperte solo le ultime foglioline, infine ho messo come ultimo strato un po' di paglia.

Bisognerà ripetere questa operazione man mano che le piante cresceranno, quindi di volta in volta si srotolerà il sacco, verrà tolta la paglia, messo altro terriccio e ricoperto di nuovo con la paglia.
Quando le piante avranno fiorito e le foglie cominceranno ad appassire sarà il momento della raccolta.

Per quanto riguarda le annaffiature, sopratutto all'inizio, devono essere fatte in modo da tenere sempre umido il terreno, attenzione ai ristagni d'acqua. Man mano che si avvicina la raccolta, è meglio diminuire le annaffiature perché come tutti i tuberi c'è il pericolo che possano marcire e che siano attaccati da muffe.
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Un ricordo d'infanzia...ricordo quando le coltivava mio nonno e anche mio padre in campagna ed era proprio una bella soddisfazione quando mi facevano spingere la vanga nella terra e quando la sollevavo veder uscire fuori tante patate ^_^ Vediamo con la coltivazione nel sacco cosa succederà!! Vi aggiornerò al momento della raccolta.

Voi avete già provato?

A presto
Galatea